giovedì 23 novembre 2006

Purea di fave


Ingredienti per 4 persone:
400 gr. di fave spezzate (o favette)
400 gr. di patate
3 cucchiai di olio
sale grosso q.b.

Preparazione:
Lavare le favette con acqua fresca e lasciarle a mollo per un paio di ore. Sbucciare le patate e tagliarle a pezzettini. Mettere quindi il tutto in una pentola (possibilmente di coccio, che bisognerà proteggere dalla fiamma del gas con un frangifiamme) e riempirla di acqua fresca (2 dita sopra il livello delle fave). Mettere sul fuoco e 10 minuti dopo che è iniziata la bollitura eliminare l’acqua sostituendola con acqua calda pulita (a pari livello), aggiungere il sale e riprendere la cottura. Fare cuocere a fuoco lento (per circa 40 minuti) con il coperchio semisocchiuso (15 minuti prima del termine, inclinare la pentola per verificare il livello dell’acqua. Se dovesse esservi troppa acqua continuare la cottura senza coperchio).Passare le fave nel “passaverdure”, aggiungere l’olio e mescolare vigorosamente con un cucchiaio di legno.

Note:
Le favette si trovano facilmente nei mercati rionali però, sono anche in vendita nei Supermercati. Tradizione vuole che insieme alle “fave” vadano serviti: 1) peperoni dolci verdi fritti (possibilmente della qualità “cornaletti”), 2) cime di rapa lesse (qualità “stellata” di Fasano) condite con olio e sale, 3) cipolla bianca cotta al vapore condita con olio e sale, 4) insalata mista di sedano e pomodorini 5) in mancanza d’altro olive nere.

5 commenti:

uovosodo ha detto...

Ciao sono Mariella, la moglie di luca merli....ma che bello che vi siete creati un blog di cucina!!!!così possso rubare i segreti della vostre ricette magnifiche!!
Anche io ho fatto il mio blog
www.uovosodo.blogspot.com
venite a visitarlo così possiam scambiarci idee e segreti!
Ciao a presto
Mariella

Anonimo ha detto...

mi stupisco come dall'elenco di companatici tradizionali possano essere stati omessi non solo l'insalata di cocomarazzi e i peperoni al sugo, ma soprattutto il pesce fritto!
ma che stiamo scherzando?

ma&ma ha detto...

Martino ha risposto:
i peperoni al sugo non fanno parte del companatico classico, mentre il pesce fritto é un secondo piatto che serve solo a dare la botta finale .... per andare a fare la pennichella!

Anonimo ha detto...

so che sarebbe arduo riuscire a completare una siffatta e filologica ricetta, ma ci provo con qualche appunto...la cipolla di companatico potrebbe anche essere cruda e rossa e di Acquaviva e condita con olio e aceto?!...e le classiche zucchine alla poverella condite con olio, aceto e menta...posso transigere sulla cipolla ma non sulla "cuccuzza".

ma&ma ha detto...

caro Gianni
sicuramente va bene anche la cipolla cruda condita con olio. In tal caso consiglio la cipolla oblunga di Tropea (sarà bene però che Giulia per quel giorno stia a distanza di sicurezza).
La "cucuzza" alla poverella potrebbe anche starci. Nella tradizione martinese, però, non la usiamo. Se vogliamo inserire dell'altro companatico, dobbiamo pensare alle "ciuchredd" ed ai "sevon" ..